Jumping Verona: la parola ai protagonisti della tappa scaligera di FEI World Cup!

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Dopo la conclusione dell’edizione 2017 di Jumping Verona avvenuta nella serata di ieri, andiamo a leggere quanto dichiarato dai protagonisti della 3^ tappa di Coppa che si sono sfidati ieri in campo.

L’eccellente prestazione di Alberto Zorzi è valsa al cavaliere veneto la 1^ posizione della Ranking di FEI World Cup.

Il cavaliere azzurro ha guadagnato 17 punti arrivando così a 25, superando il francese Kevin Satut con 24 che scivola in 2^ piazza. Terzo, invece, il vincitore della tappa scaligera, Maikel Van Der Vleuten con 23 punti.

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L’Italia esce alla grande da questa terza di Coppa del Mondo con quattro binomi nei primi dieci.

Maikel oggi era imbattibile. Una scheggia. Il suo successo è più che meritato. Ma Fair Light ha saltato stupendamente, forse nel barrage all’uscita dalla doppia gabbia ho perso un tempo nella curva. Ma insomma, merito a Maikel. Ora mi godo questo primo posto in Coppa del Mondo“. Dichiara Alberto Zorzi, artefice del miglior risultato italiano.

Devo la mia carriera a Verdi, racconta il cavaliere olandese Maikel Van Der Vleuten, ora ha quindici anni ed è con me da quando ne aveva quattro. Siamo ormai una cosa sola io e lui. Se oggi sono un cavaliere professionista lo devo a lui. Questo rapporto mi rende fiero più di ogni vittoria. Verdi è speciale, per lui saltare sull’erba, o sabbia, indoor o all’aperto non fa differenza. E’ sempre uguale, è intelligente e dotato di una tecnica eccezionale. Verdi ha già dei figli, hanno una gran testa come il padre. Oggi Uliano Vezzani ha disegnato un bellissimo tracciato con solo undici netti nel percorso base e anche il barrage è stato tiratissimo

Uliano Vezzani, Chef de Piste a Verona, racconta un aneddoto sulla giornata di Maikel: “Preparo sempre dei bigliettini sul percorso del barrage che consegno ai cavalieri prima della gara. Maikel non l’ha voluto ‘me lo dai dopo che faccio il netto’ mi ha detto. Appena fatto zero mi ha chiamato, ‘Uliano, dammi quel biglietto’!

Sul gradino più basso del podio il belga Pieter Devos con Apart. “Per me è stata la prima volta a Verona e sono estasiato. Qui tutto funziona a meraviglia, campo gara, organizzazione, ospitalità e un pubblico eccezionale e competente. Per Apart è stata la seconda volta in una tappa di coppa del Mondo dopo Oslo quindi puntavo a fare un percorso netto più che rischiare. Sapevo che avrei pagato questo atteggiamento a livello di tempo, ma lo avevo messo in conto. Man mano che andiamo avanti miglioreremo anche questo aspetto“.

Era la prima volta a Verona anche per il Presidente FISE Marco di Paola.

Ho vissuto questa esperienza con grande emozione. La Federazione ha messo in campo una squadra importante, da Eleonora Di Giuseppe a Marco Danese, a Uliano Vezzani e tutti gli altri. Abbiamo coinvolto l’ex presidente federale Cesare Croce che ci ha aiutato tantissimo. L’organizzazione di Veronafiere è davvero straordinaria. A breve spero di poter annunciare una grande novità di partnership tra la FISE e Veronafiere per la prossima Fieracavalli“.

Il Presidente di Veronafiere ha poi ribadito “E’ bello che Fieracavalli fiera coniughi lo sviluppo di un settore della nostra economia verde che conta oltre 400 mila cavalli e impiega quasi 50 mila persone in Italia con una manifestazione di altissimo livello come la Coppa del Mondo di salto. Il tutto esaurito in tribuna è la testimonianza di una competizione di qualità con i migliori interpreti del mondo. Nel 2018 taglieremo l’importante traguardo delle 120 edizioni e siamo già al lavoro per celebrare questa data, con nuove iniziative. Quest’anno voglio veramente rimarcare lo straordinario lavoro che ha fatto l’Event Director Marco Danese e tutto il suo staff“.

Soddisfatto anche il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. “L’internazionalità della rassegna è cresciuta, con arrivi da 63 paesi contro i 59 dell’anno prima. Sono state 161.000 le presenze nelle quattro giornate della fiera. Appassionati e operatori hanno trovato rappresentata a Verona tutta la filiera equestre attraverso appuntamenti di eccellenza. Tra questi Jumping Verona, unica tappa italiana della Coppa del Mondo ha un posto di grande rilievo“.

In evidenza nella giornata di domenica anche Emanuele Gaudiano, vincitore del Premio Equiline, una 145 a Jolly.

È una fantastica femmina. Ha vinto molte gare, sebbene abbia soltanto otto anni ed è molto veloce. Ho tirato la gara anche ieri, commettendo, però, un errore. Oggi ha saltato in modo eccezionale!“.

L’azzurro era il sedicesimo tra i 59 partenti in campo, ed ha realizzato un tempo imbattibile: 41.78 secondi, staccando di poco il belga Karel Cox su Sea Cost Ideo d’O. Il britannico John Whitaker ha poi concluso in terza posizione con il quindicenne Argento, mentre il giovane campione irlandese Bertram Allen si è piazzato quarto.

Per il cavaliere italiano, che sta lavorando per crescere nuovi giovani soggetti da impiegare nell’attività internazionale, questa è stata un’importante vittoria. “Ho un buon cavallo di otto anni che si chiama Chalou, con cui ho vinto un Gran Premio a Gross Viegeln in Germania. Caspar è il mio cavallo numero uno. Importante quest’anno con lui è stato il successo nel Gran Premio di Hagen. Vivo in Germania, vicino a Bonn, da dodici anni e ho in scuderia altri cavalli giovani che vedremo presto. Il prossimo anno penso di averne uno all’altezza della situazione!“.

 

 

 

 

Fonte: cs-jumpingverona