Da dove viene la carne equina che mettiamo in tavola?

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Fin dai tempi antichi la carne equina è stata consumata senza troppi controlli. Ma, attualmente, da dove viene la carne equina che portiamo sulle nostre tavole?

Prima di dare una risposta, bisogna dire che la carne equina è sempre stata consumata. Tuttavia, solo nel 1890 i cavalli sono stati definiti animali per il macello.
Il consumo annuale di carne in Italia è di 1,3 Kg pro/capite.
Le regioni dove si ha il consumo maggiore sono Puglia, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna.

Razze equine allevate per la produzione di carne Categorie equini da macello
Cavallo Agricolo Italiano da TPR puledro da latte: 4-8 mesi di età
Avelignese puledro svezzato di 10-18 mesi
Bardigiano animali adulti
Franches Montagnes

La nuova normativa in vigore, riguardo alla macellazione e all’importazione dei cavalli, impone che i proprietari degli stessi  dichiarino la destinazione dei propri cavalli. Ovvero per alimentazione umana o per sport.
Ricordiamo che i cavalli sportivi non possono essere consumati. Il perché è semplice: in vita possono aver consumato delle sostanze che possono risultare dannose per l’uomo.

Nella giornata di ieri, 2 maggio, il noto programma televisivo Le Iene ha mandato in onda un servizio piuttosto angosciante.

L’episodio narrato è il seguente: un mese fa glia genti del NAS di Catania hanno sequestrato 5 mila kg di carne di cavallo ad un macellaio. Il motivo è di facile intuizione: la carne era stata macellata illegalmente.

Chi erano quegli animali? Da dove venivano? Che storia avevano? Erano da macello o sportivi? 

Queste sono domande senza risposta, purtroppo. Indagando, i carabinieri hanno scoperto che questo macellaio aveva una cavalla viva e vegeta.

Risalendo alla precedente proprietaria sono venuti a sapere che la cavalla in questione sarebbe dovuta essere a Pisa, in un agriturismo ed in buone condizioni. La ragazza, l’aveva regalata perché non andava d’accordo con questa baia. Un’ incompatibilità di carattere che non è poi così rara.

Federica, questa giovane, sapeva che la cavalla sarebbe andata a star bene. In fondo, non era destinata alla macellazione, quindi sembrava non esserci alcun ostacolo tra l’agriturismo e la cavallina.

Ieri Roby, la cavalla, però si è ritrovata in Sicilia e non a Pisa. E, questo, Federica lo ha scoperto a causa di una raccomandata che le è arrivata a casa poco tempo fa.
In pratica, questo macellaio siciliano, era controllato dai NAS, che hanno effettuato un secondo controllo trovando ben 35 cavalli senza documenti nelle sue scuderie.
Per questo, aveva scritto a Federica per fare il passaggio di proprietà della cavalla.

La ragazza è disperata e chiama questo signore, decidendo di registrare la chiamata. La reazione del macellaio quando viene a sapere che la cavalla non è macellabile? “Eh lo so, fa niente“.

Quindi, non solo chiede 800 euro nel caso Federica la volesse ricomprare, ma non si cura nemmeno delle normative in vigore, quasi fossero delle inutili parole scritte nero su bianco.

Ma, in tutto questo, come ci è finita Ieri Roby in Sicilia?

Procediamo con ordine:

  1. Federica ha dato Roby ad un trasportatore che le aveva assicurato che la cavalla sarebbe andata in Toscana in un agriturismo.
  2. Il trasportatore ha detto agli inviati delle Iene che non ricordava di aver detto queste parole alla ragazza, e che la cavalla sarebbe andata in un agriturismo sì… ma a Palermo.
  3. dall’agriturismo è finita al macello… e poi la storia la conosciamo.

Come è stato possibile tutto questo?
In pratica, i trasporti di questi animali sono pressoché incontrollati.
Il presidente di IHS riporta che, purtroppo, non sono episodi rari: cavalli che spariscono nel nulla dopo essere stati ceduti o venduti sono quasi all’ordine del giorno.
Il problema è che, però, questi animali spesso e volentieri non sono DPA (= Destinati alla Produzione Alimentare), ovvero non sono adatti al macello.

In Italia, tra i 25 mila cavalli macellati all’anno solo in 6 mila sono DPA. Queste cifre fanno rabbrividire: vuol dire che c’è una certa mancanza di responsabilità di fondo, interesse inesistente verso la salute del prossimo oltre che una mancanza generale di rispetto per questi animali, per l’uomo e per le regole.

Questo episodio ha avuto lo sperato lieto fine: Ieri Roby è salva, ma tutti gli altri?
Che ne sarà di tutti gli altri cavalli? E non si tratta solo dei soggetti trovati da questo macellaio, ma di tutti quelli in queste condizioni! Cosa ne sarà di loro?
Dovranno aspettare che i loro proprietari vengano rintracciati, ma poi? Dove andranno?

E’ inquietante tutta questa mancanza di umanità generale. Basti pensare che il signore in questione ha cercato di aggiustare la situazione dicendo di voler restituire la cavalla, di averla presa per fare la fattrice, di essere in regola con tutti i documenti di tutti i cavalli trovati in suo possesso. Ovviamente erano solo menzogne: di tutti questi cavalli, forse solo sei erano DPA e quasi nessuno era in regola.

Alla fine, i carabinieri hanno raccontato che questo macellaio era sotto controllo da tempo, anche perché erano stati rinvenuti dei bolli falsi per poter macellare anche cavalli non DPA.

La giustizia, ora, farà il suo corso.

Ieri Roby è salva, ma ha bisogno di un posto tranquillo dove stare.
Per chi conoscesse il posto ideale in Toscana, la mail da contattare è: unacasaperroby@gmail.com

Foto/Fonte: leiene