Appello del WWF: No ai Botti di Capodanno

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Si stima che ogni anno in Italia almeno 5.000 animali domestici e non, muoiano a causa dei botti di fine anno.

Di questi 5000, l’80% sono animali selvatici.

Le vittime sono soprattutto uccelli: ad esempio i rapaci che, dalla paura, perdono il senso dell’orientamento ed effettuano fughe istintive rischiando di colpire vari ostacoli.

Non fanno eccezione i soggetti che vivono nelle voliere o nelle case: abbandonano il rifugio e vagano per numerosi chilometri.

Il risultato è sempre lo stesso: muoiono perché non sono abituati  vivere fuori casa.

Alla paura va aggiunto anche lo stress, spesso causa di morte.

Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea un tale stress e spavento da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare lontano dal rumore.
Questo, è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva più sviluppata e sensibile di quella umana.

L’ uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz.
Cani e gatti, invece, hanno facoltà uditive superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz.
Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da trauma da spavento.

Il WWF ha già iniziato a fare appello al buonsenso e al rispetto verso questi animali.

Il Presidente del WWF Terre del Tirreno dichiara:“Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori, in particolar modo i Vigili del Fuoco, che il primo dell’anno devono intervenire per interventi di soccorso di animali rifugiatisi in ogni dove, per non parlare dei gravi incidenti provocati alle stesse persone. Non va dimenticato che le Forze dell’Ordine possono applicare nei confronti di tutti l`articolo 703 del codice penale, che recita: Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa (…) accende fuochi d’artificio, o lancia razzi (…), o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese’.”

Non sono solo i cavalli, quindi, ma anche tutti gli altri animali che convivono con noi sul territorio.
Passiamo le giornate sui social network a dichiarare eterno amore verso i nostri animali: si presume che possiamo, di conseguenza, dimostrare tutto il nostro affetto evitando di far scoppiare i Botti.

Sarà pur meglio un Capodanno silenzioso e ricco di emozioni sincere, rispetto ad un Capodanno colmo di esplosioni e di guaiti terrorizzati… no?

Nel frattempo, possiamo adoperarci per rendere la notte di San Silvestro meno traumatica:

  • mantenendo gli stessi ambienti a loro familiari oppure accordandoci con il veterinario per spostarli fuori dall’area ‘a rischio’ oppure per sedarli
  • mantenendo noi stessi la calma
  • controllando che nei box non ci siano oggetti sporgenti e che i paddok siano ben chiusi
  • accendendo la radio nelle scuderie, in modo tale che la musica si sovrapponga al rumore

Foto: animali.net Fonte: H&H