#AskAlberto: Intervista ad Alberto Zorzi!

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Alberto Zorzi, classe 1989, Caporale Maggiore dell’Esercito Italiano, vanta nella sua carriera giovanile due partecipazioni ai Campionato Europei, la prima nel 2007 da Junior con Maya e la seconda nel 2010 da YR in sella a Carlotta oltre ad una medaglia di bronzo nel Campionato Italiano Assoluto YR sempre in sella a Carlotta.

Negli anni seguenti, diventando Senior, ha dovuto prendere un attimo le misure: partecipando nel 2011 ai Campionati Italiani Assoluti, allo CSIO di Piazza di Siena, al CSI5*-W di San Patrignano e al CSI5*-W di Verona ottenendo ottimi piazzamenti sia in sella a Carlotta che in sella a Maestro de Tivoli e nel 2012 ancora ai Campionati Italiani Assoluti, ottenendo un buon ottavo posto finale in sella a Carlotta. Nel 2013 ha vinto 76 gare e nel 2014 ben 89!

Ma nel 2015 arriva la svolta.. trasferitosi in Olanda, più precisamente a Valkenswaard, per lavorare nella scuderia di Jan Tops, ex cavaliere con quattro medaglie internazionali al collo, tra cui l’oro olimpico nel 1992, ed attualmente imprenditore di grande successo nel mondo del salto ostacoli, da Aprile a questa parte Alberto ha collezionato un numero incredibile di risultati internazionali: ha vinto la 150 del CSI3* di Kappelen con Amour du Seigneur e il GP 145 del CSI2* di Bonheiden con Fair Light, ha ottenuto il secondo posto nel GP 145 del CSI 2* di Lier con Ramiro Cruise, nel GP 155 del CSI3* Lier e nel GP 145 al CSI2* di Opglabeek in sella ad Amour du Seigneur, il terzo posto nel GP 160 del CSI4* di Geesteren e molti altri piazzamenti nei CSI di tutta Europa.

Ha partecipato a 3 tappe del LGCT: Parigi, Londra e Vienna, ottenendo il terzo posto nella 150 con Reflet d’Azif a Vienna e un decimo posto a Londra nella 150 con Fair Light.

Insomma ormai è diventato veramente un cavaliere affermato a livello internazionale, inoltre ci teniamo a ricordarvi che nella scuderia di Jan Tops sono cresciuti cavalieri del calibro di Steve Guerdat e Daniel Deusser.

Ora è la volta di Alberto!

E noi, grazie alle vostre domande, ci abbiamo fatto due chiacchiere per conoscerlo meglio:

Gaia Marzano #askAlberto: “Come sei riuscito, quando eri ancora giovanissimo, ad instaurare rapporti con i proprietari di cavalli in Italia che hanno contribuito alla tua crescita sportiva fino a farti affermare a livello internazionale e che quindi ti hanno permesso di farti notare da una delle scuderie più importanti al mondo?”

Alberto: “Fin da piccolo ho avuto la fortuna di montare i pony, per poi a 16 anni passare ai cavalli di un commerciante (Nicola Rango), che mi ha dato la possibilità di fare gare con molta frequenza e di farmi per prima cosa divertire, crescere e farmi notare da qualche piccolo sponsor che iniziava ad affidarmi dei cavalli.. Poi sono passato a lavorare mezza giornata anche per Marcello Carraro, quì, grazie alla guida di Sante Bertolla ed ai cavalli di Carraro, ho iniziato a fare gli internazionali un pò più importanti.. ma a portarmi quì (a Valkenswaard) e a farmi notare da Jan Tops è stato Massimo Maggiore, amico di Jan. Poi a convincermi e sostenermi c’è sempre Annalisa, oltre alla mia GRANDE famiglia!”

Gaia Marzano #askAlberto: “Cosa c’è di diverso nel rapporto proprietario-cavaliere all’estero rispetto all’Italia?”

Alberto: “Di diverso non c’è nulla, a parte che ogni scuderia è un team e ci sono il proprietario, il cavaliere, il veterinario, il maniscalco e il groom (perdonatemi se dimentico qualcuno) e ognuno fa il suo lavoro al meglio dandosi anche consigli a vicenda! Il proprietario fa il proprietario e non interferisce nel lavoro del cavaliere, se il cavaliere sbaglia, c’è sempre la prossima volta, ma è sempre consapevole di essere nel team e che tutto gira attorno a lui!”

Gaia Marzano #askAlberto: “Come si riesce ad ottenere risultati continuativi e a lungo termine?”

Alberto: “Per ottenere i risultati bisogna lavorare sodo e soprattutto volerli… Io ci provo sempre, ma non è sempre facile..”

Maria Gemma Morante #askAlberto: “Com’è lavorare in una scuderia come quella di Tops e qual è la tua routine giornaliera con i cavalli ?”

Alberto: “Lavorare quì è una delle esperienze più belle che mi potesse capitare, è il sogno di tanti cavalieri della mia età credo. La routine è: alle 8 in scuderia, si lavorano 5/6 cavalli fino alle 13, poi si ritorna alle due e si finisce. Essendo una scuderia basata molto sul commercio i piani di lavoro non sono sempre uguali perchè i clienti arrivano ogni giorno e i piani cambiano, ma normalmente, senza clienti, i cavalli da lavorare sono otto.”

Ilaria Roar D. Gualandris #askAlberto: “Come ti senti ad aver fatto dell’equitazione il tuo lavoro?”

Alberto: “Mi sento realizzato.. Mi piace, amo stare con loro e con la natura.. Ogni cavallo è diverso, ogni cavallo va capito e lavorato in modo diverso per arrivare ad un obiettivo: vincere, se si riesce! Credo che questa sia la cosa che mi piace di più… Ogni giorno una piccola nuova sfida!”

Noi di Riders Advisor ringraziamo Alberto e non vediamo l’ora di scrivere e di raccontarvi i suoi risultati nei CSI di tutto il Mondo