Mal di testa e cervicale…i cavalli ci somigliano anche nei malanni

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Mal di testa e cervicale cavalli

I cavalli non sono macchine e questo bisogna sempre tenerlo a mente.

Quindi, anche se per loro natura non manifestano mai apertamente il loro disagio, ogni piccola modifica del normale comportamento dovrebbe sempre farci drizzare le antenne e riflettere su cosa potrebbe non andare. Stress, dolore e problemi legati ad una gestione non compatibile con le loro esigenze di animali da branco, sono le cause più comuni di sofferenza e quindi andrebbero sempre indagate con attenzione. È sbagliato dare sempre le colpe al cavallo, perché, come dico spesso, sta a noi mettere in discussione i molteplici fattori che potrebbero causargli problemi tali da indurgli comportamenti lontani dalla normalità.

Ma a cosa dobbiamo prestare attenzione per identificare condizioni di disagio o di dolore nel cavallo non attribuibili a delle vere ed evidenti zoppie, più facilmente diagnosticabili?

  • Le espressioni della faccia
  • La postura e le posizioni del corpo che assume
  • Il grado di attività che svolge in libertà

postura cavallo cevicale o mal di testa

Il cavallo, infatti, manifesta le emozioni, sia positive che negative, come il dolore, la paura e il disagio, attraverso un linguaggio del corpo, che bisognerebbe sempre saper interpretare. Alcune espressioni di questi stati emozionali sono involontarie e per il cavallo impossibili da nascondere; gli occhi, ad esempio, sono una finestra sulle loro emozioni. Quando l’animale prova disagio o dolore le pupille si dilatano, le palpebre non sono belle aperte e l’arcata orbitale (sopra l’occhio) diventa prominente, l’occhio cambia addirittura di forma. Quando invece il cavallo sta bene, gli occhi sono belli tondi e rilassati. Cavalli che provano dolore hanno solitamente la mascella rigida e possono addirittura digrignare i denti. Queste tensioni a livello della bocca possono causare uno spostamento del labbro superiore verso l’alto facendo apparire il mento più pronunciato del normale. Le narici, in genere, sono rigide e dilatate. Complessivamente questi cavalli hanno un atteggiamento di rigidezza, lo sguardo fisso e la testa bassa con il collo orizzontale rispetto al terreno e le orecchie tese tenute spesso all’indietro. Questa premessa è importante per ribadire che quello che non vediamo o, più spesso, non capiamo, nella realtà esiste ugualmente e spesso diventa un reale problema per i cavalli, come può essere ad esempio il mal di testa. Cavalli che stanno con la testa in un angolo del box cercando di evitare la luce, o cavalli che montati che si rifiutano di riunirsi alzando e tirando indietro la testa, o altri che assumono altri atteggiamenti anomali, senza avere patologie o zoppie manifeste possono, infatti, presentare questo problema. Anche noi, quando abbiamo mal di testa non siamo produttivi e facciamo fatica a svolgere anche i lavori più banali. Semplicemente non ci sentiamo al 100% e non possiamo concentrarci come dovremmo sui compiti che dobbiamo svolgere quotidianamente. La differenza è che noi pazienti umani ne abbiamo la consapevolezza e possiamo comunicarlo a chi ci sta vicino o al nostro dottore, gli animali no. Probabilmente loro stessi non riescono a comprendere da dove gli arrivi quella sensazione di disagio e stordimento legata proprio al mal di testa. I cavalli sportivi che, se fanno gare ad alto livello, viaggiano molto in van o addirittura in aereo, cambiano spesso ambiente riposando poco, secondo me sono i più predisposti a sviluppare il mal di testa, per non parlare di quelli che hanno, magari, altre patologie sottostanti più serie, spesso non adeguatamente diagnosticate. Sembrano avere un ruolo fondamentale nell’insorgenza di questo problema i cosiddetti blocchi osteopatici a livello delle vertebre cervicali, spesso legati al tipo di lavoro a cui è sottoposto il cavallo o a vecchi traumi alla testa (ignorati perché avvenuti anche in età giovanile e comunque ben prima che il cavallo arrivasse nelle mani dell’attuale proprietario), sinusiti o le classifiche patologie dei denti, che non gli permettono di masticare adeguatamente e, nei casi più gravi, sono associate anche alla produzione locale di pus.

mal di denti cavallo e mal di testa

Come abbiamo visto, una tipica causa del mal di testa nei cavalli sono le alterazioni del movimento delle vertebre cervicali; la più frequente è proprio a livello della prima vertebra cervicale, l’atlante. Un movimento impari delle cervicali può avvenire con relativa facilità quando il cavallo sviluppa delle contratture dei muscoli del collo, problema comune a quei cavalli a cui viene richiesto durante il lavoro di andare indietro appoggiandosi sull’imboccatura o in quelli che hanno la brutta abitudine di tirare indietro per sottrarsi al lavoro. Anche un training sbagliato, con sistemi coercitivi che obbligano il cavallo a tenere il collo sempre in una determinata posizione, può causare alterazioni di questo tipo con inevitabili conseguenze sulla salute. Tutti i cavalli, per poter star bene, dovrebbero alternare fasi di addestramento in cui vengono raccolti a momenti di relax a redini lunghe, proprio per rilassare i muscoli del collo, che non dovrebbero mai rimanere contratti troppo a lungo.

Un’altra causa comune di mal di testa è legata ad un’alimentazione sbagliata, problema comune alla base di tantissime patologie dei nostri cavalli. Infatti, razioni troppo abbondanti e ricche di cereali, quindi di zuccheri, possono causare un rialzo repentino della glicemia e dell’insulina, possibile causa di problemi metabolici importanti. Alimentare il cavallo in maniera corretta, ad orari fissi, suddividendo la quantità di concentrati su più pasti per non darne troppi tutti insieme, diventa quindi una buona strategia per limitare problemi gastrici e metabolici, che possono ripercuotersi inevitabilmente sulla salute e di conseguenza sulle performance sportive dell’animale.

Altre cause di mal di testa, comuni nel cavallo come nell’uomo, sono le allergie. Il rilascio di istamina che si ha quando si incontra un allergene sembra avere un certo ruolo nello sviluppo di questa patologia.

Ma cosa possiamo fare per aiutare i nostri cavalli a prevenire le più comuni cause di mal di testa?

  • Far verificare annualmente la bocca del cavallo da un veterinario dentista.
  • Essere sicuri che sella e finimenti gli si adattino bene. Soprattutto la testiera, se è stretta e preme troppo in determinati punti, come ad esempio il naso, può essere molto dannosa.
  • Non utilizzare coperte troppo strette perché, specialmente sulle spalle, possono creare pressioni che alterando la circolazione causano contratture muscolari a livello del collo. Le coperte andrebbero sempre tolte almeno una volta al giorno e verificata la condizione del cavallo, se sono presenti aree dove lo sfregamento ha portato via il pelo o ci sono addirittura delle fiaccature bisogna assolutamente cambiare coperta.
  • Limitare al massimo tutte le possibili cause di stress, come i lunghi confinamenti in box o un overtraining, che stanca il cavallo in maniera esagerata a livello sia fisico che psicologico.
  • I cavalli in lavoro dovrebbero essere periodicamente trattati da un osteopata o da un chiropratico, perché le alterazioni a livello osseo o muscolare, sono molto spesso causa di problemi fisici invalidanti, tra cui il appunto mal di testa.

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In molti casi potrebbe essere necessario, da parte del veterinario osteopata, un approccio diverso se ritiene di dover intervenire direttamente a livello delle ossa del cranio. Grazie alla terapia cranio-sacrale si riescono a ristabilire i normali micro movimenti che avvengono tra le varie ossa del cranio, che per varie ragioni possono venir meno; se la scatola cranica è per qualche ragione incapace di adattarsi alle modifiche che il cervello può avere nei vari momenti della giornata, si possono sviluppare dei mal di testa molto forti, capaci di rendere la vita di un cavallo un vero inferno.

Uno sguardo attento, maggiori attenzioni e qualche conoscenza in più sul normale atteggiamento dei cavalli, può aiutarci a vedere condizioni di disagio che, senza essere particolarmente evidenti, possono comunque essere molto invalidanti per il cavallo.

Carlotta Caminiti DMV

Centro Veterinario Equino Le Cicogne
www.lecicogne.com

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