George Morris radiato a vita per abusi su minore: l’opinione pubblica si divide

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Circa 24 ore fa, su United States Center for SafeSport è comparso il nome di George Morris.

La leggenda equestre è stata accusata di molestie su minore tra il 1968 e il 1972.

La notizia, che ha subito fatto il giro del mondo, ha anche spaccato in due l’opinione pubblica.

George Morris, 81 anni, è una vera e propria leggenda equestre. Si potrebbe quasi dire che la storia del Salto Ostacoli americano ha trovato in lui una delle sue pietre miliari. Uno dei migliori trainer del mondo, che ha allenato innumerevoli cavalieri, tra cui alcuni di quelli che possono essere definiti tra i migliori americani del Salto Ostacoli. Di conseguenza, non è difficile immaginale lo sconcerto generale quando, nella giornata di ieri, il suo nome è apparso sul sito web United States Center for SafeSport.

L’accusa rivolta a Morris è quella di abuso sessuale su minore. Dopo i dovuti controlli, le accuse sono state ritenute credibili.
Immediata, quindi, la radiazione a vita con possibilità di appello.

La risposta (tramite pubblica dichiarazione) di Morris non si è fatta attendere: l’uomo si ritiene innocente e sconcertato dal fatto che gli vengano recate queste accuse a decenni di distanza.

Insomma, la situazione è estremamente complessa e fragile: ci troviamo davanti al caso di un uomo, famoso e conosciuto a livello mondiale, che è stato ritenuto colpevole dopo i dovuti controlli di chi di competenza, ma a circa 50 anni dal presunto abuso subito.

Sui social network, ovviamente, si è scatenato un dibattito infinito tra chi lo ritiene colpevole e chi, invece, preferisce appellarsi al beneficio del dubbio. Tanti amici (tra cui Eric Lamaze) non riescono a capacitarsi di come gli possano essere state rivolte queste gravissime accuse. Altri non possono fare a meno di chiedersi perché aspettare così tanti anni per denunciare un abuso ed altri ancora che sono stati suoi allievi e che ancora meno riescono a immaginare come possa essere possibile puntare il dito contro a Morris, proprio lui che si era sempre dimostrato tale e quale con chiunque fosse suo allievo.

E sono domande più che lecite! Perché aspettare così tanti anni? Portarsi dentro un abuso del genere per circa 50 anni deve essere logorante. A che pro aspettare tutto questo tempo?

Siamo nel 2019, viviamo nell’era dei Social Network, delle notizie che corrono veloci, dei commenti scritti di getto, del mettere qualsiasi cosa in pubblica piazza. Non è difficile immaginare, di conseguenza, quello che sta accadendo sul web alla voce “George Morris”.

Se da un lato sono state fatte delle accuse, poi confermate da delle prove, è giusto anzi giustissimo ritenere colpevole questa persona e farla pagare per ciò che ha fatto. Ma, se alla fine dell’appello quest’uomo venisse ritenuto innocente? Quali ripercussioni sulla vita e sulla carriera di questa persona ci potranno essere? Tutto quello che era stato fatto verrebbe oscurato da un’ombra indelebile, da una macchia destinata ad essere permanente.

Per questo motivo, forse, in questi casi bisognerebbe aspettare, vedere tutte le prove e le decisioni di chi ha l’autorità di mettere la parola “fine” a questa vicenda e poi, solo poi, dare un commento personale.

foto: H&H