Visarno come Royal Ascot, lo sport incontra lo stile

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Giornata all’insegna dello sport ma anche dello stile quella del 25 Aprile all’ippodromo del Visarno alle Cascine a Firenze. In concomitanza con la prestigiosa corsa dell’Arno, ormai arrivata alla 190° edizione, l’ippodromo toscano ha organizzato anche un evento per premiare il cappello più bello.

 

Come avviene nelle grandi manifestazioni ippiche inglesi, prima su tutte il mitico Royal Ascot, gli spettatori non ammirano solo i maestosi cavalli che sfrecciano sulla pista, ma anche gli eleganti e sofisticati outfit che, soprattutto le signore, sfoggiano per l’evento.

E il particolare che proprio non può mancare per rispettare il dress code ippico è il cappellino, simbolo incontrastato di eleganza e stile. L’ippodromo di Firenze ha quindi deciso di organizzare un contest per eleggere il cappello più bello della manifestazione. A promuovere l’evento è stato il Consorzio Cappelli Firenze, che dal 1986 tutela e sostiene la lavorazione del cappello fiorentino.

               

L’evento viene promosso anche per una buona causa, perché una parte del ricavato è andato all’Associazione Corri la Vita Onlus, per sostenere progetti specializzati nella cura, nell’assistenza e nella riabilitazione psico-fisica di donne malate di tumore al seno.

Sono state tre le categorie premiate: “eleganza”, vinta da un cappello di paglia blu con frange rosse, decorato da un bellissimo fiore rosso sulla falda, “creatività” andata ad un copricapo a tema natura, con protagonista un pappagallo decorato da fiori e foglie, “young”, riservata ai ragazzi sotto i 25 anni, vinta da Dario e il suo cappello di paglia decorato con le macchine. Oltre alla gloria, ciascuno dei vincitori ha ricevuto in premio un soggiorno in una località italiana.

Per dovere di cronaca, bisogna anche dire che a vincere la Corsa dell’Arno, che è la corsa più antica del paese, è stato Multicolours. Cavalcato dal fantino Convertino, Multicolours è andato a prendersi la vittoria superando negli ultimi metri Shocking Blu, che aveva dominato la gara fin dall’inizio.

 

Foto: Courtesy of Nick Biliotti