Spirit: salvato dal macello per un soffio

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Spirit era risultato positivo all’anemia infettiva equina, ed era ad un passo dall’essere portato in macello.

Tuttavia, grazie all intervento delle associazioni Italian Horse Protection e Progetto Islander, Spirit è ora sano e salvo.

Purtroppo, episodi di questo tipo non sono una novità, in particolare modo nel Meridione. Questa volta abbiamo avuto un lieto fine, ma si tratta di un caso su… troppi. Semplicemente troppi.
Le norme in vigore sono crudeli, e non sembrano volgere alla tutela di questi splendidi animali.

Quante volte ci capita di sentire di pseudo allevatori che gestiscono cavalli rubati o che operano nell’illegalità più assoluta? Quante volte ci imbattiamo in notizie di cavalli comprati e rivenduti senza documenti e senza alcuna possibilità di essere riconosciuti? E, vogliamo parlare dei cavalli abbandonati che vagano per le strade, senza dimora?
Per non entrare nel dettaglio delle segnalazioni che vengono fatte quando è, ormai, troppo tardi.

Giusto per farci un’idea, nel salernitano sono morti di stenti due cavalli negli ultimi sei mesi. Senza contare i 17 sequestrati a Agropoli e che, attualmente, risiedono in un Centro di incremento ippico regionale in attesa che le associazioni trovino loro una nuova casa. Questi, sono episodi realmente accaduti, raccontati in una nota dell’ Italian Horse Protection.

La situazione è davvero disastrosa. Ma non si tratta solo del Meridione: questi, sono fenomeni comuni e diffusi in tutta Italia.

“La storia di Spirit l’abbiamo scoperta giusto un giorno prima che venisse ucciso. Ritrovato vagante e gravemente debilitato lo scorso novembre, era stato messo sotto sequestro amministrativo dal Sindaco del Comune di Monte San Giacomo (SA). Nonostante fosse privo di microchip, si era materializzato uno pseudo allevatore per rivendicarne la proprietà. Nel frattempo, però, il cavallo era risultato positivo al test per l’anemia infettiva equina: a causa dell’attuale normativa, da quel momento sarebbe stato obbligatorio gestirlo in regime di isolamento sanitario con una serie di prescrizioni. A quel punto lo pseudo allevatore ha cambiato versione dichiarando che il cavallo non era suo e dileguandosi”  possiamo leggere in un documento.

Dopo un breve periodo di 3 mesi passati in una stalla di sosta autorizzata, il Comune ha ritenuto che la situazione di Spirit non potesse più essere sostenibile.

Un’ulteriore dimostrazione di quanto siano ingiuste e, spesso anche crudeli, le norme attualmente in vigore.

Così, il 30 gennaio 2016, il Sindaco lo aveva destinato al macello. Fortunatamente, alcuni volontari hanno immediatamente contattato Progetto Islander e Italian Horse Protection che si sono subito adoperati per far revocare al Sindaco tale ordinanza.
Inoltre, si sono fatti cedere Spirit per portarlo in una nuova sede: il Centro di recupero Italian Horse Protection a Montaione.

“Il fenomeno dei cavalli vaganti sta assumendo proporzioni preoccupanti, soprattutto perché le autorità locali non hanno, da sole, i mezzi per fronteggiare l’atteggiamento arrogante di questi pseudo allevatori. Serve un tavolo tecnico tra Ministero della Salute, Autorità, forze di polizia e associazioni per studiare i possibili rimedi e bloccare questi abusi”.
Ha recentemente dichiarato la stessa Nicole Berlusconi, Presidente di Progetto Islander.
Pensieri condivisi da Sonny Richichi, Presidente di Italian Horse Protection, che ha rincarato la dose affermando che “La vicenda di Spirit ci pone ancora una volta di fronte all’anacronismo delle norme sull’anemia infettiva equina. Queste, prevedono misure a nostro parere eccessive e ingiustificate di fronte a una malattia poco contagiosa e con una diffusione bassissima. In casi di malattie endemiche nonché più pericolose, come ad esempio la leishmania dei cani, si sono giustamente perseguite altre strade grazie al buon senso, facendo una sana informazione e un’opera di prevenzione per contenere i rischi. Sarebbe ora che anche ai cavalli, asini, muli e bardotti venissero riconosciuti pari dignità e diritto alla vita”.

Insomma, questa volta è andata bene… ma la prossima? E’ opinione comune il fatto che queste norme debbano essere riviste e modificate. Tuttavia, siamo tutti a conoscenza delle tempistiche italiane riguardo alla burocrazia e alla modifica e/o revisione di leggi e documenti.

In attesa di ciò, dobbiamo poter pensare ad una possibile soluzione temporanea a questo fenomeno.
Spirit è solo un cavallo fortunato tra tanti altri che, purtroppo, si sono ritrovati soli e abbandonati in un mondo che sembrava non volerli più.

E’ una situazione che spezza il cuore, non solo per la crudeltà che ritrae ma anche per il modo in cui evidenzia la perdita di umanità da parte dell’uomo. Manca il rispetto per la vita e, come spesso accade, i prima a farne le spese sono gli animali.

Fonte/Foto: quotidiano.net